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Assassinio JFK: chi è lady Babushka? Un mistero ancora aperto

Una Lincoln Continental blu scuro, spari che squarciano l’aria e un tailleur rosa sporco di sangue. Queste immagini, impresse nella memoria di ogni singolo cittadino americano, fanno parte di uno dei più grandi misteri irrisolti degli anni ’60: l’assassinio del presidente John Firzgerald Kennedy.
La mattina del 22 novembre 1963, a Dallas, il presidente fu raggiunto da tre proiettili. Di quel tragico evento esistono molte fotografie e altrettanti filmati, il più noto è quello girato da Abraham Zapruder, ma ci sono anche quelli di Orville Nix, Marie Muchmore e Mark Bell. In queste immagini appare in maniera frequente una donna: foulard in testa, occhiali da sole scuri e un cappotto giallo.

La vediamo impassibile, con aria serena e rilassata in tutte le fasi dell’assassinio. Lei è Lady Babushka, soprannominata in questo modo proprio a causa del copricapo simile a quello indossato dalle donne russe… 

Intorno a questa figura emblematica ruotano ancora tanti interrogativi: primo fra tutti quello sulla sua identità. Tant’è che molti, negli anni, hanno ricamato su di lei storie fantasiose… Si pensava che fosse una viaggiatrice nel tempo coperta dai servizi segreti, oppure una spia russa inviata negli Stati Uniti per supervisionare l’esito dell’attentato. Gli spari, le urla e il sangue. 26 secondi interminabili entrati nella storia.
Dopo l’attentato, tutti i presenti furono identificati dalle autorità e quelli in possesso di macchine fotografiche furono fermati allo scopo di poter risalire all’assassino. Tutti tranne lei, Lady Babushka.

Sparì subito dopo il tragico evento e, nonostante le centinaia di persone che videro la donna, nessuno raccontò di averla vista allontanarsi.
Nell’agitazione generale del momento, quando tutti correvano per mettersi in salvo, l’unica persona che invece camminava con scioltezza e serenità tra la folla terrorizzata era proprio la donna col foulard. Lady Babushka è stata cercata ovunque, ma mai trovata.

Nel 1970, una donna di nome Beverly Oliver dichiarò di essere Lady Babushka. Raccontò di essere stata contatta da degli uomini in nero, identificatisi come gli uomini del FBI, che avrebbero sequestrato il rullino della sua macchina fotografica prima di sparire nel nulla.
Non furono necessarie indagini approfondite per capire che Beverly stava mentendo. La donna dei filmati era sulla cinquantina e decisamente corpulenta, mentre Beverly Oliver aveva solo 17 anni nel 1963, ed era sempre stata piuttosto esile.
Allora per quale motivo Beverly si finse la donna con il foulard rosa in testa? Voleva solo attirare l’attenzione o stava proteggendo qualcuno?
Non lo sapremo mai. L’intera vicenda è coperta da un alone di mistero e dal segreto imposto ai file della CIA.

Il presidente Donald Trump, da sempre in contrasto con la versione ufficiale che vide Lee Oswald come unico assassino, disse di voler rendere pubblici quei file alla fine del 2017, alla vigilia della scadenza di legge dei 25 anni necessari per la pubblicazione di tutti i fascicoli, ma le cose andarono diversamente. Trump cedette alle pressioni della CIA, FBI e altre agenzie autorizzando la pubblicazione di 2800 documenti soltanto, tenendone 300 ancora segreti. Benzina sul fuoco. Il web si fece terreno fertile per ogni sorta di congettura sulla morte di Kennedy.

Come quella di Lady Babushka che, dopo 25 anni, si è colora di varie sfaccettature. Insomma, La Pagina Mancante di questa misteriosa storia potrebbe trovarsi proprio in uno scatto o una riga di quelle 300 pagine rimaste ancora segrete. Cosa contengono di così clamoroso e oscuro? E perché il Governo americano ritiene che il mondo non sia ancora pronto per sapere la verità?

In collaborazione con Nausica Samela

La redazione della Pagina Mancante
Matteo Cappella
@mrcape1
Alessandro Cracco
@alessandrcracco

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