Superblog

Il pilota in manette e quello battuto dal gatto nero: storia e leggende della Valli Bergamasche

Tagliare il traguardo di una competizione e vedersi mettere le manette ai polsi invece che una medaglia al collo: è accaduto anche questo. Per la precisione al termine di un’edizione di una delle corse motociclistiche più famose, affascinanti e soprattutto impegnative (in alcune edizioni semplicemente massacrante) della “Valli Bergamasche”, due parole diventate leggenda per moltissimi appassionati di moto in tutto il mondo. Protagonista un pilota che per poterla correre (e probabilmente avere qualche chance in più di vincerla) non aveva esitato a rubare una moto più “performante” della sua. L’arrivo del pilota al traguardo con ad accoglierlo, insieme agli spettatori, anche i carabinieri, è, insieme con quello del pilota superstizioso che sul percorso non era riuscito a evitare d’investire un gatto nero e che, poche curve dopo, per la prima volta nella sua lunga carriera, si era ritrovato la moto che non voleva più saperne di rimettersi in moto, con l’impianto elettrico misteriosamente bruciato) uno degli “pisodi curiosi” sulla Valli Bergamasche raccontati dal nuovo sito dedicato a questa corsa per raccon tarne il passato, ma anche il futuro. Già perchè un gruppo si superappassionati, responsabili e soci della Scuderia Norelli di Bergamo, hanno deciso di far rivivere la leggenda della corsa ideata nel secondo dopoguerra e diventata nel giro di pochi anni un appuntamento sportivo di carattere internazionale, con centinaia di iscritti provenienti da diversi Paesi e decine di migliaia di spettatori lungo i percorsi di gara e le prove speciali, facendo di Bergamo la capitale mondiale del fuoristrada, attraverso la “Valli Bergamasche Revival Internazionale, competizione “aperta” a piloti (in molti casi protagonisti di edizioni passate) provenienti da tutto il mondo che abbiano unìetà compresa fra i 40 e i 75 anni. E che, ovviamente, abbianno ancora intatta la passione per cimentarsi su sentieri e mulattiere della provincia di Bergamo dove in passato decine di migliaia di spettatori si sono dati appuntamento, fin dalle prime luci dell’alba, per assicurarsi lo “spettacolo in prima fila”. Una montagna di persone attesa anche il 18 e 19 giugno quando il rumore di moto che hanno fatto sognare intere generazioni (dalle Ancillotti alle Aprilia, per proseguire con Gilera, Guzzi, Hercules, Jawa, Ktm, Maico, Mi-Val, Morini, Mz, Puch, Swm, Sachs, Zündapp) tornerà a suonare partendo da Città Alta, straordinario borgo medievale che non ospiterà solo l’evento spoprtivo ma anche appuntamenti “di contorno” imposrtantissimi: comne una grande mostra delle due ruote che hanno fatto la storia dell’enduro, o come un grande convegno ideato per far viaggiare sempre più il turismo nelle valli bergamasche in sella alle moto, con particolare attenzione al settore dell’agriturismo,. Tema proposto al tavolo del convegno insieme a quelli della mobilità sostenibile e della sicurezza stradale… Un appuntamento imperdibile per i piloti al via (con un numero massimo previsto di 360 e con 120 prenotazioni che sono già piovute nei primi giorni di apertura delle iscrizioni, da tutta Italia e da tutta Europa, a conferma del fascino irresistibile della “Valli Bergamasche”), oltre che per migliaia di appassionati ai quali gli organizzatori della Scuderia Norelli, Primi fra tutti Massimo Sironi ed Enzo Paris) hanno dedicato un nuovo sito ad hoc (sul quale si trovano an che il regolamento della corsa e il modulo d’scrizione prima c he venga tagliato il traguardo del “tutto esaurito”) per realizzare il quale è stata chiamata a dare mano forte perfino una “pilotessa”: Agnese Rossato, ragazzina terribile che in pista non ha nessun problema a correre sul filo dei 250 chilometri orari ma che ha dimostrato di fsapere il fatto suo anche “in sella” al sito che ogni appassionato di motociclismo potrà contribuire ad arricchire inviando propri materiali (testi e foto o video) all’indirizzo e mail

Exit mobile version