Cosa si intende per contributo al cambiamento climatico e alla sostenibilità aziendale? E voi come siete organizzati?
“Il cambiamento climatico è ormai quotidianamente menzionato nelle cronache di tutti i giorni, il contributo che un’azienda può dare verso la sostenibilità aziendale è il tentativo di ottimizzare i processi, riducendo gli sprechi ed i costi e guardare a spettro più ampio, come indicato dagli obiettivi ONU 2030, contribuendo nel proprio piccolo al sostegno della comunità e dell’ambiente con iniziative volte al miglioramento del pianeta in cui viviamo”-sottolinea Alessandra Ranno-“la nostra azienda svolge un tipo di attività che non implica grossi consumi energetici o scarti inquinanti di materie prime, in quanto ha una componente produttiva che si potrebbe definire quasi artigianale, come la manodopera nel realizzare i cablaggi e le lavorazioni meccaniche, piuttosto che lo sviluppo dell’ingegneria di un progetto. Pertanto, non produciamo impatti negativi nell’ambiente e ciò che principalmente stiamo mettendo in campo è una strategia a livello produttivo che si può riassumere nel concetto di riduci, riusa e ricicla”.
“Potremmo dire che inconsapevolmente abbiamo sempre messo in pratica la buona prassi del riduci, riusa e ricicla, poiché, per esempio, in passato, quando la tematica sostenibilità era totalmente sconosciuta, ci siamo sempre resi disponibili verso le richieste dei clienti a fare attività di ricondizionamento di apparecchiature elettriche e cabine di trasformazione usate, non solo realizzate da noi, ma anche da altri.
I nostri competitor non si prestavano a questo genere di servizi, oggi, invece, possiamo dire che abbiamo avuto ragione in quanto le richieste sono aumentate, sia per l’acquisto dell’usato, che del ricondizionato. I clienti al giorno d’oggi necessitano di un buon rapporto qualità prezzo, oltre a consegne veloci e l’opzione dell’usato e ricondizionato garantito ha soddisfatto queste esigenze.
Abbiamo sempre portato avanti la sostenibilità sociale, con iniziative di beneficenza verso enti del terzo settore, individuando negli anni progetti diversi ai quali dare un piccolo contributo, soprattutto nel periodo Natalizio, mentre quella intesa come sostenibilità ambientale, è qualcosa che abbiamo iniziato ad esplorare negli ultimi anni, come l’iniziativa che abbiamo realizzato quest’anno, dal titolo “Tree Your Life” rivolta al rinverdimento di una porzione di territorio comunale lombardo con lo scopo di ridurre la CO2. Si tratta di un percorso lungo che abbiamo già tracciato, che nel futuro si arricchirà sicuramente di nuove iniziative”.
“Le statistiche ci dicono che l’Italia in merito al riciclo rifiuti si posiziona bene a livello Europeo, anche se, nel complesso, in termini di sostenibilità, possiamo fare di più sia come cittadini, che come istituzioni.
Sicuramente si è notato negli ultimi tempi una sempre più crescente attenzione alla questione, sia in ambito sociale, che ambientale. Dal punto di vista della produzione industriale, è sempre più crescente la richiesta da parte dei grandi clienti e dallo Stato di incrementare la sensibilità su questo tema al punto tale che si sono già creati cicli virtuosi che stanno coinvolgendo diverse filiere produttive per indurre tutti gli attori a trovare soluzioni produttive eco-sostenibili e nell’ottica della riduzione dei consumi.
La nostra azienda sta già lavorando a questo genere di progetti e prevediamo, a partire dal 2024, di poter vederne i risultati e poter contribuire fattivamente anche a questo genere di richiesta”.
In che modo Cear contribuisce al benessere del suo personale?
“Siamo una PMI, pertanto il clima che si respira è estremamente familiare; abbiamo appuntamenti fissi durante la giornata per incontrarci durante la pausa caffè e le occasioni relative a festeggiamenti di compleanno e festività sono l’occasione per incontri conviviali. Periodicamente realizziamo eventi particolari come i cosiddetti World cafè, un confronto interno e incontri di teambuilding.
La nostra struttura offre uno spazio di ristoro in cui si possono far pervenire pasti caldi da mense convenzionate, o permettere ai dipendenti di scaldarsi o cucinarsi il pranzo. La nostra azienda usufruisce di un applicativo informatico e mobile che, in estrema trasparenza, permette sia al nostro ufficio del personale, che al dipendente di accedere alle informazioni relative alla propria posizione lavorativa e usufruire anche di servizi welfare, senza dimenticare che, facendo parte del settore elettromeccanico, aderiamo alle convenzioni di welfare di settore, a cui i nostri dipendenti possono liberamente accedere, come l’assicurazione sanitaria”.
Siete coinvolti in particolare in qualche progetto sociale? Perché avete scelto proprio quello?
“Sì, ogni anno in prossimità delle festività natalizie aderiamo a progetti nel sociale; per il 2023 abbiamo deciso di aderire all’iniziativa proposta dall’associazione La lega del filo d’oro con il progetto Azienda oltre i limiti, per la realizzazione presso la loro sede principale di Osimo, di trattamenti specialistici multidisciplinari e personalizzati, realizzati da esperti nella riabilitazione di persone con sordocecità e pluriminorazioni psicosensoriali.
Il nostro contributo vuole essere concreto e rivolto alle esigenze in questo caso di tipo sanitario sul territorio Nazionale; conosciamo da anni questa associazione e sappiamo che fanno molto per sostenere i bambini, gli adulti e le famiglie che necessitano di cure ed assistenza specialistica. Un altro piccolo progetto che abbiamo sostenuto è stato per Save the children, per fornire sostegno a questa associazione che, a livello globale, cerca di proteggere e tutelare i minori, le nuove generazioni e quindi il nostro futuro”.